Il giorno di Santa Caterina e di Sant’Andrea

Il mese di novembre nella vecchia Polonia, forse a causa delle circostanze naturali e della vicinanza della fine dell’anno, era propizio agli incontri in casa per il divertimento e previsioni del futuro. In quel periodo si celebrava il giorno di Santa Caterina dal 24 al 25 novembre e il giorno di Sant’Andrea dal 29 al 30 novembre. Il primo era una celebrazione di giovani uomini non sposati e il secondo di donne. A un certo punto, fanciulle e scapoli cominciarono a celebrare la festa insieme, cercando di scoprire di più sul loro futuro sposo o sposa.

Sebbene i nomi e le date delle celebrazioni derivino dalla tradizione cristiana, i festeggiamenti hanno un carattere laico e persino pagano.

Katarzynki nei rituali dell’antico polacco

Katarzynki (potrebbe essere tradotto come festa caterinese) era una festa destinata agli scapoli ed era accompagnata da molte poesie che introducevano o accompagnavano le varie divinazioni.

Sogni

La divinazione più importante era quella dei sogni, considerati profetici, soprattutto se un giovane sognava una gallina, che si diceva simboleggiasse la sua futura sposa. Se la gallina era nera, era una vedova e se aveva dei pulcini, era una vedova con figli. Un gufo era di buon auspicio, mentre un cavallo nero o grigio era di cattivo auspicio, significando la mancanza del matrimonio.

Per indurre a sognare la futura sposa, si metteva sotto il cuscino una piuma di uccello o capi di abbigliamento femminile.

Ramo di ciliegio

A quel tempo, un ramo di ciliegio veniva tagliato e immerso nell’acqua in previsione di ciò che sarebbe accaduto. Se era sbocciata entro Natale, significava un matrimonio imminente, probabilmente ancora nel carnevale.

Gioco di tazze

Sotto le tazze si postavano vari oggetti: un anello, monete e grano. La tazza con l’anello sotto significava il matrimonio, le monete significavano il successo finanziario, il grano significava un buon lavoro e un buon raccolto, mentre una coppa rimaneva vuota e la sua estrazione significava un temporaneo fermo nella vita.

Bigliettini con i nomi

Prima di andare a dormire, si mettevano sotto il cuscino dei bigliettini con la prima lettera di un nome o un intero nome femminile, che venivano estratte il mattino seguente.

Giorno di Sant’Andrea

Il giorno di Sant’Andrea è l’ultima festa e l’ultimo momento di divertimento prima dell’inizio dell’Avvento. Anche se si dice che abbia avuto origine nell’antica Grecia, in realtà non si sa dove sia nata la tradizione. Quello che sappiamo è che la prima menzione di questa festa in Polonia risale al 1557.

Digiuno da cibo e bevande

Anche le ragazze credevano nei sogni profetici di questa notte. Perciò digiunarono tutto il giorno senza mangiare né bere e la sera mangiavano solo un’aringhe suscitare ulteriormente la sete e andavano a letto invocando Sant’Andrea con una poesia, con la quale gli chiedevano di rivelare in sogno un futuro marito che avrebbe dato loro acqua da bere.

Bigliettini con i nomi

Come gli uomini anche le donne mettevano i biglietti sotto il cuscino, per poi tirarne fuori uno il giorno dopo, convinte che sarebbe stato il nome del loro futuro sposo.

Specchio

Si credeva anche che in questa notte speciale uno specchio avrebbe rivelato alle ragazze la loro vita, lunga o breve, felice o difficile.

Cani

Anche gli animali svolgevano un ruolo nelle previsioni del futuro. Per esempio, si diceva che l’origine del latrato di un cane indicasse la provenienza del cuore del prescelto. Anche il tipo di abbaio doveva essere significativo: se l’abbaio era forte e rumoroso, sarebbe apparso un giovane sano, se il cane abbaiava debole, lo sposo sarebbe stato malaticcio, e se l’abbaio era rauco, significava un vecchio pretendente. Si preparavano anche le frittelle speciali per i cani, di chi frittella veniva mangiata per prima, quella si sarebbe sposata più velocemente.

Gallo

Si dice che il mangiare grano da parte di un gallo abbia un significato simile. Da chi mangia per primo il gallo, la prima diventa una moglie.

Evoluzione delle tradizioni in giochi

In seguito, le tradizioni hanno lasciato il posto ai giochi da esse derivati. Nello stesso periodo i festeggiamenti di katarzynki e andrzejki si sono fuse. Gli scapoli iniziarono a festeggiare il giorno di Sant’Andrea con le ragazze, mentre l’usanza del giorno di Santa Caterina scomparve del tutto.

Sbucciare una mela

Se si sbucciava una mela il più a lungo possibile, si poteva vivere a lungo, e se si voleva conoscere il nome della mela prescelta, bastava gettare la buccia dietro di sé e vedere che lettera assumeva.

Gara di scarpe

I partecipanti si tolgono una scarpa alla volta e la mettono contro la parete di fronte all’altra; il primo che raggiunge la parete opposta è il primo a sposarsi.

Cuore trafitto

I nomi maschili e femminili sono scritti su due cuori e con un ago questi cuori vengono trafitti dall’altro lato. Il nome che rimane trafitto sarà quello del futuro partner, mentre se si preme il campo vuoto significa che il cambiamento di stato civile non avviene velocemente.

Colata di cera

Questo è sicuramente il più popolare tra i giochi di Sant’Andrea e consiste nello scaldare una candela in un piatto per farla sciogliere. Non bisognava sciogliere l’intera candela, ma lasciarne un pezzo con lo stoppino. Preparare quindi una pentola con acqua fredda e versare la cera fusa sull’acqua attraverso il buco della serratura. Raffreddare rapidamente con acqua fredda in modo che lo stampo si solidifichi e poi, alla luce della punta della candela accesa, la stessa che rimane dalla fusione, cercare di indovinare cosa riflette l’ombra.

autore: Adriana Fontanarosa

https://historiamniejznanaizapomniana.wordpress.com/2016/11/24/katarzynki-zapomniany-zwyczaj/

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